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PROFESSIONALS TOOLS.

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Il curricolo verticale nella scuola del primo ciclo

Analisi, percorsi, strumenti

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a cura di Fiorino Tessaro

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libreriauniversitaria.it

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Il curricolo è come un viaggio. Per raggiungere una destinazione è opportuno utilizzare una mappa. La mappa riproduce i luoghi e gli itinerari possibili. Così i contenuti, gli argomenti possono essere rappresentati, attraverso l’ analisi disciplinare, in nuclei concettuali, in basi di conoscenze tra loro collegate da relazioni di senso e di significato.
Le relazioni sono rappresentate dall'intrico delle strade possibili per raggiungere la destinazione.


L’ analisi disciplinare si può rappresentare come una mappa, serve per non perdersi, per pianificare la successione delle tappe, per differenziare la difficoltà degli itinerari e, quindi, per personalizzare i percorsi formativi: i nuclei concettuali e le loro interconnessioni, selezionati in funzione delle capacità di apprendimento degli allievi, permettono la costruzione di itinerari personalizzati visitando nodi formativi selezionati per una classe, secondo le specificità dello sviluppo di apprendimento di un gruppo di allievi.


Chi deve percorrere il tragitto?

 

Senz’altro l’allievo, il curricolo è il suo percorso. Lungo alcuni tratti l’allievo sarà guidato, accompagnato, indirizzato e spronato dagli insegnanti, che si avvicendano nel suo percorso formativo. Ma il senso completo e unificante del viaggio è dell’allievo.

Questo volume testimonia le analisi e i percorsi di ricerca-forma-azione nelle scuole, con gli insegnanti sperimentatori in classe.

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INDICE DEL VOLUME

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Presentazione


PARTE PRIMA - L'analisi
1. Il curricolo verticale
2. Nodi concettuali formativi
3. Processi e competenze
4. Linee metodologiche e valutative

PARTE SECONDA - I percorsi e gli strumenti
5. Italiano
6. Lingua Inglese e Seconda Lingua Comunitaria
7. Storia
8. Geografia
9. Matematica
10. Scienze
11. Educazione fisica
12. Apprendimento/insegnamento della Tecnologia
13. Esperienze degli Istituti Comprensivi di costruzione del curricolo secondo nodi formativi


Bibliografia e sitografia di riferimento

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Matrici X Valutare

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un sito a cura di Roberta Rigo

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L’uso delle matrici per valutare le competenze si colloca nell’ambito del dibattito valutativo che si è sviluppato nel corso di questi ultimi vent’anni, in cui sono state messe in discussione le forme di valutazione usate tradizionalmente. L’approccio quantitativo alla valutazione ha creato una diffusa insoddisfazione, in particolare per le prove oggettive, allorché sono usate come unico e principale strumento di misurazione del rendimento.

 

Attualmente è in atto un notevole sforzo della ricerca per individuare strumenti e criteri che permettano di esprimere giudizi maggiormente fondati sulle reali capacità dell’allievo e che diano la possibilità di controllare la “costruzione” e lo “sviluppo” della conoscenza, la capacità «di pensiero critico, di soluzione dei problemi, di metacognizione, di efficienza nelle prove, di lavoro in gruppo, di ragionamento e di apprendimento permanente» (Arter & Bond, 1996).

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Si va diffondendo la prospettiva di una valutazione autentica; alternativa che è stata avanzata da Wiggins (1993) ed indica una valutazione che intende verificare non solo ciò che uno studente sa, ma ciò che “sa fare con ciò che sa” in una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento.

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Il sito approfondisce queste riflessioni e propone strumenti operativi ed esemplificativi quali saggi, matrici/rubriche, osservazione diretta, intervista, colloquio insegnate/allievo, griglie di autovalutazione degli allievi o resoconti delle loro esperienze di apprendimento per la valutazione di unità di apprendimento e compiti autentici.

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